08/01/2025 | Notizie Associative | nazionale
OTTANTESIMO ANNIVERSARIO AIMC A ROMA
L’Associazione Italiana Maestri cattolici è nata nel 1945, per volere di Maria Badaloni e di Carlo Carretto. Il loro obiettivo era di colmare le carenze della scuola elementare, combattendo l’analfabetismo e formando gli insegnanti, per far sì che la scuola diventasse strumento di ricostruzione del Paese.
Il 3 gennaio 2025, a Roma, in Campidoglio, presso la Sala della Protomoteca, l’associazione ha celebrato l’ottantesimo anniversario con un convegno dal titolo “Nell’identità… il futuro”. Il giorno successivo, 4 gennaio, si è svolto l’incontro con papa Francesco, avvenuto in sala Papa Paolo VI e rivolto all’AIMC, all’UCIIM e all’AGESC.
Alle giornate hanno partecipato alcune rappresentanti dell’AIMC astigiana: Annamaria Canavero, presidente provinciale, Monica Puggioni, presidente della sezione di Nizza, Tiziana Mo, presidente della sezione di Asti, Marina Alberto, una delle socie che ha avuto il riconoscimento per aver superato la soglia dei quarant’anni di iscrizione all’associazione, insieme a Edda Soave, Elisabetta Daniela Grasso, Mariangela Balbo e Giuseppina Bortot, che non erano presenti all’evento.
Nel discorso rivolto alle associazioni presenti in sala Paolo VI, il Papa ha richiamato il metodo educativo di Dio, quello della prossimità, della vicinanza. Una pedagogia che valorizza l’essenziale e mette al centro l’umiltà, la gratuità e l’accoglienza. Una pedagogia del dono, che fa parte di un progetto di fraternità universale in cui la famiglia ha un ruolo centrale.
Secondo Papa Francesco il tema del Giubileo ha molto da dire a quello dell’educazione. Anche gli insegnanti sono “pellegrini di speranza”. Uomini e donne di speranza, perché si dedicano con fiducia e pazienza a una progetto di crescita umana e sono chiamati a “elaborare e trasmettere una nuova cultura, fondata sull’incontro tra le generazioni, sull’inclusione, sul discernimento del vero, del buono e del bello; una cultura della responsabilità, personale e collettiva, per affrontare le sfide globali come le crisi ambientali, sociali ed economiche e la grande sfida della pace.”
Nel discorso, il Papa ha evidenziato l’importanza delle motivazioni che hanno portato i fondatori a costituire le associazioni: solo associandosi, camminando insieme si può migliorare la scuola, che è una comunità, bisognosa del contributo di tutti. Famiglie e insegnanti devono essere aiutati con uno stile educativo e associativo umile. Un aiuto che può essere rafforzato dal lavoro comune tra le associazioni. Papa Francesco ha concluso il discorso incoraggiando le associazioni a creare un “patto tra le associazioni”, “perché così potete testimoniare meglio il volto della Chiesa nella scuola e per la scuola. La speranza mai delude, mai, la speranza mai è ferma, la speranza è sempre in cammino e ci fa camminare.”
Tiziana Mo