Aimc Asti - DOCUMENTAZIONE convegno DALL'IO COME CONFINE AL NOI COME INTERAZIONE

15/11/2024 | Percorsi Formativi Asti | Inclusione

DOCUMENTAZIONE convegno DALL'IO COME CONFINE AL NOI COME INTERAZIONE

Dal confine all’interazione, un cammino da percorrere insieme

Due giornate intense di formazione con l’Aimc

Sono state davvero due giornate molto intense quelle promosse dall’Aimc di Asti , in collaborazione con l’Aimc di Nizza, l’Uciicm di Asti e la Fism. Dall’io come confine al noi come interazione” era il titolo del convegno svoltosi venerdì e sabato scorsi presso il cinema Lumiere di Asti, titolo che lasciava sottintendere un passaggio di apertura verso gli altri, ma quali altri? Il sottotitolo lo precisava: “Interagire a scuola e sul territorio, per costruire spazi di convivenza, di riconoscimento e di destini comuni”.

Apertura e riconoscimento hanno davvero caratterizzato lo svolgersi delle due giornate formative, non solo nei confronti degli alunni e alunne che accogliamo nelle nostre scuole. Si sono  spalancatr molte finestre sul sul mondo complesso dell'accoglienza.

Il venerdì, sotto il coordinamento esperto di Marinella Di Francisca, abbiamo assistito ad caleidoscopio di testimonianze di diverse associazioni che sul nostro territorio sono attive per affrontare le delicate situazioni e le attenzioni che l’arrivo dei migranti, adulti e minorenni, comportano. Il vescovo Marco ha introdotto il tema del pomeriggio, “Leggere il territorio: il sistema di accoglienza sul territorio astigiano” , auspicando che si avveri, anche per le nostre realtà, il prodigio della Pentecoste: persone che parlano lingue diverse cominciano a capirsi. 

Questa apertura è stata non solo un augurio per quanto si spera avvenga con i bambini e le bambine accolti nelle nostre scuole e i loro genitori, ma , in un certo senso, anche predittiva di quanto davvero è accaduto con il susseguirsi dei ricchi interventi della giornata. Abbiamo così ascoltato le diverse voci: di Beppe Amico per la Caritas, di Francesca Pia per il PIAM (Progetto Integrazione Accoglienza Migranti), di Roberta Barbaro per Genitori Insieme , di Davide Bosso dirigente scolastico del CPIA, Gabriella Sanlorenzo per Noix De Kola, di Mauro Ferro come rappresentante di Welcoming Asti e dell’ Acli e già responsabile della formazione professionale, , Paolo Maccario per l’Ufficio Migrantes della Diocesi Di Asti, Claudio Amerio per la cooperativa Crescere Insieme e Tiziana Puleo per la cooperativa Leone Rosso.

Ad ogni intervento si sono aperte luci sulla ricca realtà di enti che operano sul territorio astigiano, che in parte già collaborano tra loro, con ambiti di competenza, sfumature e grado di coinvolgimento diversi, ma che ogni volta hanno in qualche modo fatto risaltare la necessità di un maggiore intreccio e coordinamento.

Molto stimolanti sono state le domande: Quando finisce l’accoglienza? Quand’è che un migrante non è più migrante? Come far diventare frontiera il confine che separa? Se la risposta è che l’accoglienza finisce quando l’altro dice di sentirsi a casa, molta strada si è già percorsa, ma molto ancora resta da fare per essere sempre all’altezza delle sfide che ogni giorno dobbiamo affrontare. E le relazioni della giornata di sabato ci hanno aiutato ad arricchire la nostra cassetta degli attrezzi per svolgere il nostro lavoro di insegnanti ed educatori.

Il professor Federico Gasparetto, con grande competenza unita ad una squisita leggerezza, ha coordinato la tavola rotonda dal titolo: “Migrazioni, interazione, educazione interculturale e plurilinguismo, quale ruolo la scuola può avere per aiutare i bambini e le famiglie nel processo di inclusione.” Si sono così susseguiti i diversi interventi: la testimonianza del mediatore culturale Abdullahi Ahmed, Moira Zanetti, Rappresentante della Prefettura, Claudia Sardelli, Dirigente Scolastica dell’ I.C. di Villanova, Valentina Chiarle del Comune di Asti, Rebecca Elena Vanelli dell’Università del Piemonte Orientale.

Le numerose domande delle corsiste hanno animato il dibattito chiarendo via via molti aspetti.

Il pomeriggio ha infine permesso il racconto di esperienze di accoglienza attraverso la testimonianza di Roberta Marashi (mamma migrante del Piam), Silvia Sordella di dell’Università di Torino, Alice Gierini della cooperativa Crescere insieme, Silvana Francese e Rosalba Cornero, insegnanti rispettivamente dell’ dell’I.C. 3 e dell’ 4 di Asti.

Durante le due giornate si è sentito molto parlare di mediatori culturali, figure essenziali che purtroppo nelle nostre realtà scolastiche non riusciamo a trovare. Si è pronunciato per diverse decine di volte il termine “rete” come attivata o auspicabile, e ci viene allora spontaneo sperare che questo sia solo l’inizio di un cammino da percorrere insieme, sempre più in sincronia.

Sicuramente la presenza di una rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Territoriale sarebbe stata di aiuto a realizzare il sogno di percorsi sempre più intrecciati.

Sul sito www.aimcasti.it sono reperibili i filmati delle due giornate formative e i volantini dei percorsi formativi che seguiranno.

A.C.

 

 

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